Gioie e dispiaceri...

Il 16 agosto Intrada ha annunciato l'uscita di un album attesissimo dagli appassionati di musica film e, soprattutto, dai fan del grande John Williams: SpaceCamp.
Edito in precedenza in CD esclusivamente per il mercato giapponese, pubblicato da SoundtrackListeners, il titolo (legato ad un film che riscosse poco successo) è stato per tantissimo tempo oggetto di collezionismo estremo.
Il colpaccio che Intrada mette al segno, con una tiratura limitata di 3000 copie esaurite in meno di 24 ore, permette di sbarrare un altro titolo nella lista degli assenti, colmando una grande lacuna.
L'album offre la stessa tracklist dell'edizione SLSC, ma con un audio rimasterizzato che ne innalza notevolmente la qualità.
Pur non essendo un grande appassionato della musica del Maestro Williams non ho potuto fare a meno di prenderlo, insieme all'altro titolo annunciato (Cohen & Tate di Bill Conti), e considerata la rapidità con cui è sparito dal magazzino dell'etichetta e dei siti specializzati ho fatto a malapena in tempo.

Il dispiacere a cui alludo nel titolo del post, meglio definibile come delusione, si collega a quanto detto nelle ultime righe di cui sopra, poichè questi titoli lampo, che fanno sold-out in poche ore, sembrano essere diventati non solo oggetto di speculazione per i privati che ne ordinano più copie per poi rivenderle con calma su eBay a prezzi allucinanti; infatti nei giorni scorsi sono venute alla luce notizie sconcertanti riguardanti i siti specializzati, in particolare SAE (Screen Archives Enterteinment), che hanno fatto sparire dai propri cataloghi alcuni titoli di questo genere per poi farli ricomparire su eBay alla modica cifra di 100 dollari americani (circa 80 euro).
Questa scoperta, nello specifico un'asta "compralo subito" a 100 dollari per 3 copie di Predator recentemente ripubblicato da Intrada (il prezzo s'intende cadauno), ha infatti riscosso enorme disapprovazione sia da parte degli appassionati, i quali si son ritrovati davanti uno dei negozi specializzati più importanti diventare anch'esso speculatore, sia da parte delle figure importanti di Intrada (Douglass Fake e Roger Feigelson), i quali hanno preso in seria considerazione la possibilità di rifornire SAE in futuro con un numero inferiore di copie per titoli di questo genere (considerato soprattutto il fatto che Intrada stessa vende direttamente al privato, quindi si trattava solo di un modo per snellire la mole di ordini da evadere).
"Vergogna SAE" si legge in giro per i forum ("SAE shame on you"), e io non posso che associarmi al coro dei delusi, considerato che negli ultimi anni ho sempre preferito rivolgermi a loro per i miei acquisti, confidando nella loro professionalità e correttezza.

Commenti

  1. Purtroppo gli speculatori ci sono ovunque e troppo spesso rovinano le passioni altrui...

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