Addio al Re del Pop...

Michael Jackson è stata una delle figure più amate e contestate nella storia della musica. Inutile stare qui a enumerare le vicende che hanno fatto scandalo prim'ancora di poter essere verificate, delineando un mito ed un mostro al tempo stesso.

Ma se la figura di Jackson come persona ad oggi risulta essere ancora poco chiara e circondata da scandali, questioni legali ed altro ancora, quella come artista è assolutamente inattaccabile sotto ogni punto di vista.

Definito "King Of Pop", Michael Jackson ha letteralmente contribuito gettando le basi per un genere che nessun altro ha mai potuto emulare in modo alcuno, proprio grazie alla sua originalità, la sua energia e l'innegabile presenza di sfumature tecnico - stilistiche che nessuno mai ha potuto imitare, se non scadendo in ridicole imitazioni fin troppo debitrici dell'idea originale.

Lo stile della musica di Michael Jackson ha saputo rinnovarsi nel corso degli anni senza scadere in mere manovre economiche capaci soltanto di "adattarsi" al filone musicale tanto in voga in un dato periodo.
Se si analizza oggettivamente la sua produzione si può facilmente notare come i suoi lavori più datati, quali "Billie Jean", "Thriller" o "Bad" non differiscono nella forma e nella costruzione ritmico/melodica a hit scritte anni dopo quali "Scream", "They Don't Care About Us" o "History".

Michael Jackson è stato capace di unire sviluppi melodici, costruzioni ritmiche e stili differenti in un unico grande genere che ha creato lui personalmente, coinvolgendo figure provenienti da diversi generi musicali.
Menzione particolare a musicisti come Steve Porcaro, Slash (chitarrista dei Guns 'n' Roses), Trevor Rabin (ex chitarrista degli YES e noto compositore di colonne sonore), Omar Hakim, Steve Ferrone, per non parlare poi della partecipazione ai suoi lavori di colossi della musica da film come Elmer Bernstein (leggendario compositore di colonne sonore come I Magnifici Sette, La Grande Fuga, Ghostbusters...), orchestratore e direttore d'orchestra per alcuni dei suoi lavori più recenti come "Blood On The Dance Floor" assieme a Bill Ross (conosciuto anche come William Ross) o David Foster.

Micheal Jackson ci ha lasciati in un momento in cui si sarebbe potuto tornare a parlare di lui per le sue doti artistiche, anzichè per le tanto contestate stranezze e scandali della sua vita privata, lasciando un vuoto improvviso e incolmabile.
Personalmente ho tanto amato questo artista, specialmente negli anni delle scuole medie e superiori, quando ebbi il piacere di consumare letteralmente album come "History: Past, Present and Future" o "Blood On The Dance Floor".

Molti lo hanno amato, tanti o hanno odiato, ma 'sta di fatto che Michael Jackson è stato, è e sarà sempre l'intramontabile, l'unico e l'insostituibile Re Del Pop. Per Sempre.

Commenti

  1. Bel post Valè! Complimenti!
    Devo dire che non sono mai stato un grande fan di M.J., o almeno così credevo... ora che è morto ho avuto l'occasione di seguire molti speciali su di lui, e ho scoperto che molte canzoni che canticchiavo e sentivo in giro erano sue!
    E' stato un grande artista!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Intrada pubblica MacArthur di Jerry Goldsmith

Intrada pubblica Conan the Destroyer di Basil Poledouris

Quartet Records pubblica Red Sonja di Ennio Morricone