A L I E N - l'opera completa di Jerry Goldsmith

Nel 1979 Ridely Scott dirige Alien, pellicola fantascientifica che segna in modo indelebile il genere filmico a cui appartiene grazie ad una trama ed una serie di effetti speciali che ancora oggi, a 30 anni dall'uscita nelle sale cinematografiche, funge da punto di riferimento nel mondo della fantascienza.

Interpretato magistralmente da un cast di prima scelta, ovvero Sigurney Weaver (Ghostbusters, Una Donna In Carriera), Tom Skerritt (Top Gun, Contact) e Ian Holm (Il Signore Degli Anelli, Il Quinto Elemento), il film si fregia anche delle musiche composte da un altro colosso: Jerry Goldsmith.

La partitura concepita dal Maestro ancora una volta diviene una nuova "stella polare" per tutti quei musicisti che, con lui e dopo di lui, si sono cimentati nella scrittura di colonne sonore che commentano avventure spaziali. Goldsmith concepisce il "silenzio" dello spazio attraverso movimenti minimalisti, essenziali, per lo più esposti dalla sezione d'archi, e gioca su sonorità e sull'ausilio di effetti sintetici che si sposano splendidamente con le sessioni sinfoniche eseguite dalla The National Philharmonic Orchestra, diretta dal grande Lionel Newman, già collaboratore col Maestro per partiture della levatura di The Sand Pebbles .

L'opera composta per Alien è talmente compatta, omogenea, finemente intrecciata da rendere praticamente impossibile la scissione in singoli movimenti e passaggi. Sebbene l'album sia, ovviamene, suddiviso in brani, la fruizione completa e ininterrotta si rivela più che necessaria per la comprensione totale, qualora sia possibile visto lo spessore delle pagine composte, dell'intera partitura.

La colonna sonora composta da Jerry Goldsmith è stata oggetto di numerosi stravolgimenti da parte del regista Ridley Scott, il quale intervenne direttamente sulla musica concepita dal Maestro limitandone la paletta timbrica e compromettendo notevolmente lo spessore e la bellezza della costruzione musicale.

Il doppio CD edito dalla famosa casa discografica americana, specializzata nel settore, propone la colonna sonora scritta da Jerry Goldsmith nel 1979 senza modifiche, più i brani "rieseguiti" dopo i vari ritocchi, l'edizione discografica precedente, nella quale mancavano molti movimenti importanti composti dal bravo artista, rimasterizzata con una qualità audio migliore ed ulteriori brani non utilizzati o di studio scritti durante il concepimento dell'opera.

Concettualmente questa colonna sonora segna un primo passo molto importante nel decadimento della carriera di Jerry Goldsmith, il quale vedrà nuovamente nel 1985 Ridley Scott alle prese con un'altra sua colonna sonora, Legend , sulla quale farà ancora peggio, ovvero sostituirà le sue belle musiche epiche per orchestra e coro con delle altre composte dai Tangerine Dream nell'edizione europea della pellicola, segnando definitivamente la fine del loro rapporto artistico e professionale.
Goldsmith accusò molto il colpo subito per Alien, a causa di un impegno forse senza precedenti, tale da coinvolgere al 100% i musicisti della The National Philharmonic Orchestra e il grande direttore Lionel Newman, essenziale nell'ottenimento del risultato finale così come il Maestro l'aveva voluto.
Ridley Scott , sebbene nell'edizione finale ci regala comunque una pellicola commentata da una partitura in ogni modo superiore alla media, non si rende conto della povertà (in rapporto, s'intende) delle sue scelte e modifiche in confronto all'opera originale, ma considerate i suoi successivi collaboratori, per lo più appartenenti alla scuola di Hans Zimmer , si capisce che la sua visione della musica da film è in effetti molto più povera di quanto non fosse quella del grande Jerry Goldsmith e dei registi più rispettosi delle sue opere.
Comunque va precisato che la partitura riscritta da Goldsmith tenendo conto delle richieste del regista resta comunque un vero e proprio capolavoro, anche se inferiore alla sua versione originale.

Negli anni a seguire Douglass Fake , produttore dell'album in questione, tentò più volte di convincere Goldsmith nel rieseguire la partitura originale per farne una edizione discografica, ma il Maestro si rifiutò ogni volta, a causa di un impegno troppo elevato per una qualsiasi orchestra ed un risultato che sarebbe stato sicuramente inferiore rispetto alle incisioni originali, che non erano disponibili, per questioni di diritti, per essere stampate e messe in commercio.
In effetti il Maestro si rammaricò molto per l'impossibilità di produrre un disco contenenti le musiche incise in origine per Alien, e testimone di ciò è il fatto che ogni qual volte gli venisse proposta la riesecuzione di qualche sua vecchia partitura, la sua prima risposta era sempre Tranne Alien...

Nel 2007 l'etichetta Intrada, dopo anni ed anni, riesce a portare su disco l'opera completa di Jerry Goldsmith, affiancata alla versione modificata per la pellicola e a brani extra d'indubbio interesse.
Per un totale di 47 tracce (30 sul primo disco e 17 sul secondo) ed una durata complessiva di 2 ore e 6 minuti, il disco contiene la seguente selezione di brani:

Disco 1

01. Main Title (04:12)
02. Hyper Sleep (02:46)
03. The Landing (04:31)
04. The Terrain (02:21)
05. The Craft (01:00)
06. The Passage (01:49)
07. The Skeleton (02:31)
08. A New Face (02:34)
09. Hanging On (03:39)
10. The Lab (01:05)
11. Drop Out (00:57)
12. Nothing To Say (01:51)
13. Cat Nip (01:01)
14. Here Kitty (02:08)
15. The Shaft (04:30)
16. It's A Droid (03:28)
17. Parker's Death (01:52)
18. The Eggs (02:23)
19. Sleepy Alien (01:04)
20. To Sleep (01:56)
21. The Cupboard (03:05)
22. Out The Door (03:13)
23. End Title (03:09)
Brani da 1 a 23: la partitura originale di Jerry Goldsmith
24. Main Title (04:11)
25. Hyper Sleep (02:46)
26. The Terrain (00:58)
27. The Skeleton (02:30)
28. Hanging On (03:08)
29. The Cupboard (03:13)
30. Out The Door (03:02)
Brani da 24 a 30: le musiche riscritte con le richieste del regista

Disco 2

01. Main Title (03:37)
02. The Face Hugger (02:36)
03. Breakaway (03:03)
04. Acid Test (04:40)
05. The Landing (04:31)
06. The Droid (04:44)
07. The Recovery (02:50)
08. The Alien Planet (02:31)
09. The Shaft (04:01)
10. End Title (03:08)
Brani da 1 a 10: l'album originale del 1979 con audio rimasterizzato
11. Main Title (film version) (03:44)
12. The Skeleton (alternate take) (02:35)
13. The Passage (demonstration excerpt) (01:54)
14. Hanging On (demonstration excerpt) (01:08)
15. Parker's Death (demonstration excerpt) (01:08)
16. It's A Droid (unused inserts) (01:27)
17. Eine Kleine Nachtmusik (source) (01:49)
Brani da 11 a 17: brani extra

Musiche Composte da Jerry Goldsmith
Orchestrazioni di Arthur Morton
Orchestra Diretta da Lionel Newman
Musiche Eseguite dalla The National Philharmonic Orchestra
Album Prodotto da Douglass Fake

Una partitura epocale, finalmente stampata in edizione originale e completa, contenente le sessioni originali dell'esecuzione come Jerry Goldsmith
l'aveva originariamente composta, accompagnata da un generoso libretto ricco di foto e numerose informazioni sulla colonna sonora, sulla produzione del film e sulle musiche di questo incredibile artista purtroppo scomparso.

E' disponibile la mia recensione completa di commento ai brani della colonna sonora su ColonneSonore.net.

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